Raphael Perez

biografia Rafael Perez è nato in una famiglia tradizionale ed è cresciuto a Gerusalemme. Rafi ha un fratello gemello, il designer industriale Mickey Peretz (sposato con il curatore di Revital Ben-Asher Peretz). Nell'IDF prestò servizio nel Corpo di artiglieria. Ha lavorato per 15 anni nel campo dell'educazione in contesti terapeutici per bambini e ha insegnato arte e movimento. Perez si è laureato al Centro per le Arti Visive di Be'er Sheva, dove ha studiato negli anni 1989-1992. Dipinge dal 1989 e dal 1999 si guadagna da vivere esclusivamente vendendo opere d'arte. Dal 1995 vive e lavora nel suo studio a Tel Aviv. All'età di 17-32 anni scrisse circa quaranta diari, quaderni di schizzi e libri d'artista in cui scriveva ogni giorno e descriveva i suoi pensieri, esperienze e sentimenti e la sua lotta con le sue tendenze sessuali omosessuali. Successivamente decorò i diari con illustrazioni e disegni. I diari sono stati presentati in una mostra personale alla Camera Obscura e in una mostra collettiva alla Sommer Gallery. Nei suoi lavori a partire dal 1995 si è occupato di relazioni, inizialmente di relazioni tra uomini e donne, dove si possono vedere relazioni complesse tra uomini e donne. Oltre ai dipinti espressivi, ha creato una serie di dipinti floreali, come metafora del rapporto tra un uomo e una donna. All'età di 32 anni uscì allo scoperto e iniziò a dipingere le relazioni tra uomini. Inizialmente i dipinti esprimono esitazione e incompletezza, quando Peretz non rivela i volti dei dipinti. Dopo il suo primo amore per un uomo nel 1999 e dopo aver fatto i conti con il suo orientamento sessuale, i dipinti sono diventati pacifici e ha presentato la relazione omosessuale in modo idealizzato. Peretz ha creato una serie di dipinti ingenui che trattano delle relazioni amorose tra uomini e delle comuni azioni quotidiane nell'ambiente domestico. Nel corso degli anni dipinse i suoi coniugi. Nel 2000 inizia a dipingere enormi quadri raffiguranti i luoghi di intrattenimento della comunità LGBT e contemporaneamente si dedica al disegno. Ha descritto il suo nuovo amore e ha corrisposto nella sua arte con David Hockney. In questi dipinti si occupò del matrimonio tra persone dello stesso sesso e dell'adozione orgogliosa, mescolando uno stile ingenuo e realistico. Nel 2003, ha creato una serie di dipinti intitolati "Ritratti dalla comunità" - in uno stile fotorealistico, in cui ha disegnato diciotto ritratti di membri della comunità LGBT che hanno lavorato per la parità di diritti negli anni '80 e '90. Questi sono stati presentati nel 2009 in una mostra personale al Gay Center di Gan Meir. Dal 1997, Peretz dipinge paesaggi urbani a Tel Aviv in uno stile naif, concentrandosi su siti architettonici, geografici e storici ben noti e luoghi di intrattenimento e commercio. Li descrive da un punto di vista orgoglioso e li adorna con bandiere di orgoglio. Nelle sue opere compaiono giovani famiglie orgogliose e coppie di uomini sulla spiaggia, per le strade, nei giardini, nelle case e sui balconi. Descrive la comunità LGBT in modo idilliaco e presenta un ideale di una relazione omosessuale pacifica e armoniosa. I personaggi sono disegnati in modo simile e quindi Peretz corrisponde a Yohanan Simon, che descriveva il collettivo del kibbutz dove tutti sono uguali. In un omaggio a Nahum Gutman, Peretz descrive Tel Aviv in modo amorevole, colorato, felice e meticoloso. Descrive la natura architettonica degli edifici: lo stile Bauhaus da un lato e gli edifici moderni dall'altro. Dipinge anche paesaggi ed edifici di Gerusalemme e Haifa. Nei suoi dipinti si possono vedere rapporti armoniosi tra ebrei e arabi e tra donne e uomini. Dal 2009 nelle sue opere si può vedere il motivo di un pittore in piedi che disegna coppie innamorate di un uomo e una donna. I dipinti e lo studio di Perez sono apparsi in "Good Children", il film d'esordio di Yair Hochner del 2005, nel film "L'ultimo sospetto" di Mati Harari ed Eric Lubetzky del 2005, in tre film studenteschi e due film finali. I suoi dipinti e illustrazioni sono apparsi su dozzine di copertine di libri e calendari e sono apparsi sulle riviste: The Rainbow, 42 Maalot, Pandora, Mouse of the City, Zeman Tel Aviv, Time Out Tel Aviv. Per cinque anni ha avuto una rubrica fissa sulla rivista "The Pink Time", dove ogni mese presentava un dipinto. Nel 2011 ha rappresentato Israele in una campagna pubblicitaria del Ministero del Turismo in Inghilterra. Nell'ambito della campagna sono state scelte otto persone provenienti da otto campi diversi (Peretz è l'unico nel campo della pittura). I disegni ingenui di Tel Aviv realizzati da Peretz sono apparsi su sessanta cartelloni pubblicitari nella metropolitana di Londra, nelle stazioni degli autobus, sui cartelloni pubblicitari nei centri commerciali, nei quotidiani